L’azienda bresciana DelArs è specializzata nel restauro delle diverse varianti di intonaco antico utilizzate sulle superfici parietali di edifici e strutture storico-architettoniche. Dopo un attento studio delle loro componenti, degli impasti di intonaco, dei leganti, della granulometria e della modalità di posa dell’intonaco a calce e cementizio, DelArs procede con azioni metodologiche conservative e di recupero che prevedono interventi di manutenzione, restauro e integrazione delle parti mancanti degli intonaci antichi oggetto dei lavori. Se necessario, l’operazione di restauro procede anche all’armonizzazione e all’intonazione degli strati di malta dal punto di vista cromatico e granulometrico.
Restauro di intonaci a supporto di decorazioni di pregio
La conservazione dell’intonaco antico e decorato: fase di diagnosi
Per il restauro di intonaci antichi, spesso utilizzati a supporto di decorazioni quali affreschi, graffiti, o per facciate e finiture antiche, sono impiegate tecniche e strumentazioni di diagnostica e recupero conservativo all’avanguardia. Nella fase pre-intervento, l’azienda verifica lo stato di conservazione delle superfici e degli strati originali mediante stratigrafie, indagini diagnostiche, campionature e indagini conoscitive che consentono di sviluppare procedure corrette di pulitura, a livello superficiale e in profondità. L’azienda esegue dunque il discialbo (rimozione) degli strati, operazioni di consolidamento, reintegrazione delle parti mancanti e protezione degli intonaci antichi. All’analisi visiva si affiancano metodi accurati di rilievo geometrico e architettonico, fotogrammetrie ed esploso fotogrammetrico dei locali interni, che forniscono informazioni sulle parti di intonaco caduto, eroso, perso o alterato e sullo stato di conservazione delle diverse superfici, anche murarie. Con fotografie di dettaglio, prove di battitura dell’intonaco, che determinano le zone di degrado e il prelievo di alcune parti di intonaco per analisi stratigrafiche su campioni in sezioni sottili, si stabilisce nel dettaglio la metodologia d’intervento.
La conservazione dell’intonaco antico decorato: campionatura neutra e fase esecutiva
Il consolidamento degli intonaci antichi parte da una prima operazione di verifica e messa in sicurezza delle parti in pericolo di caduta o perdita e di pellicola pittorica (se presenti) che sono parzialmente distaccate. Si procede alla pulitura delle superfici da trattare, impiegando soluzioni differenti a seconda del processo di alterazione o degrado, eliminando porzioni di intonaco incoerenti, scialbi sovrammessi, malte a cemento. Si continua con l’integrazione delle lacune di intonaco a base calce, ripristinando l’aspetto estetico, cromatico e la leggibilità dell’eventuale decorazione.
La scelta di utilizzare malte a base calce è dettata da vari fattori, quali, ad esempio: struttura e tessitura muraria, posizione, finalità dell’intonaco originale, metodo di posa dello strato di finitura originale, tipologia di integrazione cromatica. Per la conservazione dell’intonaco antico, DelArs impiega calci aeree ed idrauliche, che rispondono ai requisiti di accettazione indicati nel regio decreto n. 2231 del 16/11/1939 e alle normative europee Uni en 459-1:2001, Uni en 459-2:2001 e Uni en 459-3:2001.
Al termine dell’integrazione e dell’adeguamento cromatico, vengono applicati prodotti idrorepellenti a base solvente che permettono una penetrazione di micron e aiutano proteggere l’intonaco antico dai vari agenti patogeni esterni. Per il consolidamento degli intonaci antichi si utilizzano resine e materiali polimeri, ottenuti partendo da molecole di composti organici semplici.